Potete scegliere se guardare il mondo in due dimensioni, in bianco e nero e senza sfumature; realtà irreale fatta di stereotipi e luoghi comuni.
Potete scegliere se continuare ad alimentare guerre tra poveri, noi contro voi, voi contro loro.
Potete scegliere se guardare le differenze come difetti da riparare, da allontanare e da nascondere oppure per ciò che sono: l’espressione della naturale variabilità dell’esperienza umana.
Potete scegliere se soffocare di rabbia nel vostro stesso mondo bidimensionale combattendo battaglie ideologiche basate su un errore, perché il mondo non è in due dimensioni. La vita non è bianca o nera. Le differenze esistono e nemmeno quelle, sono bianche o nere.
Tutto si interseca, la realtà è fluida.
Ma voi potete scegliere in che mondo volete vivere, che mondo volete contribuire a creare; potete scegliere se continuare a contrapporre, a combattere le vostre guerre, a aizzare gli uni contro le altre, noi contro loro.
Ma, appunto, è una scelta. E alla fine ogni scelta comporta una responsabilità.