Di limiti e di possibilità

Il primo piano di un pezzo di filo spinato

Ci sono persone che vedono il mondo come un luogo in cui cercare e creare possibiltà, a volte anche strappandole con difficoltà laddove non vengano loro offerte direttamente. E poi ci sono quelle persone che vedono limiti ovunque, soprattutto limiti da imporre a chi non la pensa come loro. E limiti da imporre a sé stesse.

Una caratteristica umana può essere vista come un limite o come una possibilità, e non parlo di possibilità spettacolari, di rendere alcune persone speciali o usarle come oggetto d’ispirazione. Ma una caratteristica specifica può essere una possibilità per quella persona con quella caratteristica, un punto di partenza, un dato oggettivo, a volte qualcosa con cui fare i conti.

Un comportamento può essere limitato e ingabbiato oppure esplorato, può essere stigmatizzato o compreso. Un’identità vietata o lasciata libera di esprimersi.

Basta decidere da che parte stare, si potrebbe pensare. Ma non è così semplice, perché chi impone limiti spesso è più potente, perché per limitare usa la coercizione, il divieto, la forza.

Questo è il problema, che non è mai un confronto equo, una battaglia ad armi pari. Chi limita sé stessə e gli altri riduce la complessità della vita e impone una visione semplicistica delle cose, genera paura, usa la violenza in forme e gradazioni diverse, ma tutte espressione di un potere autoreferenziale dato dal sentirsi migliore, dal ritenere quei limiti una cosa giusta.

1 comments On Di limiti e di possibilità

  • Se venisse compreso quello che dici da tutti, potremmo sognare di aprire una nuova strada nelle mille possibilità del vivere. Da disabile ho potuto vedere quanto limite una persona come me ha dovuto subire: le difficoltà ogettive , la bella presenza sul lavoro, il realizzare un sogno come il matrimonio, i figli…limiti superati a suon di violenze verbali da parte mia. Oggi però mi accorgo che i limiti sono quelli che ci imponiamo, rispetto ad uno standard di identità che noi stessi esigiamo. La rabbia che muoviamo dentro è solo la dimostrazione che prima di tutto dobbiamo essere veri. Un saluto Paola

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