A dodici anni ero indeciso su cosa avrei fatto da grande. Quando me lo chiedevano rispondevo: lo psicologo, oppure il pianista. A quattordici anni la risposta cambiò, e lo psicologo si trasformò in psichiatria, mentre al pianista si aggiunse il clavicembalista. Mi ero innamorato della musica di Bach e dei suoi contemporanei, e volevo imparare a suonarla sullo strumento per cui era stata scritta. Una questione di correttezza stilistica per me fondamentale. A ventiquattro anni ho terminato gli studi al …