Ieri ho letto su un quotidiano l’ennesimo articolo contro quello che viene definito linguaggio inclusivo e che, ormai al pari del fantomatico politicamente corretto, viene evocato come il male assoluto da chi non ne condivide gli intenti pur essendo incapace di argomentare le proprie idee. Non condivido il link all’articolo per non dare a certi discorsi privi di argomenti ulteriore diffusione, e anche perché è solo l’ennesima di una lunga serie di opinioni che, nella loro superficiale banalità, si …