Questa è la storia di Cinqueminuti, che crebbe senza mai diventare adulto. Cinqueminuti aveva anche un nome vero, ma a casa la mamma e il papà lo chiamavano così perché per lui il tempo era un’entità astratta e incomprensibile, e l’unico modo che conosceva per misurarlo erano i suoi 5 minuti. «Vieni a mangiare, è pronto a tavola!» gli urlava la mamma dalla cucina. «Sì, solo 5 minuti!» rispondeva lui, la testa china sulla piastra di vetronite su cui saldava …