La normalizzazione è una forma sottile e pervasiva di potere che viene esercitata attraverso l’esclusione: stabilisce standard rigidi su cosa sia considerato ‘normale’ non solo per identificare chi vi rientra, ma soprattutto per definire chi ne è escluso. Questa esclusione non è però un atto passivo, ma un processo attivo che plasma la società, creando categorie di marginalità che, nel tempo, vengono percepite come naturali o inevitabili

-Rompere il gioco. L’attivismo nel Ventunesimo secolo

Fabrizio Acanfora

Sono Fabrizio Acanfora, autore, musicista e docente. La mia attività nasce da un percorso personale e professionale che mette in discussione la normalità come dispositivo di potere e di controllo. Attraverso la scrittura, la musica e l’insegnamento apro spazi di dialogo e cooperazione per superare la logica dei privilegi e dell’esclusione e la falsa narrazione del merito che subordina la partecipazione sociale alla produttività.

Mi trabajo combina pensamiento crítico, lenguaje accesible y un enfoque profundamente humano. A través de libros, artículos y conferencias, propongo una nueva manera de comprender la diferencia: no como algo que tolerar, sino como algo que celebrar y valorar.

Sguardo dall’esperienza

Sono convinto che nessuna esperienza sia neutra e che ogni vita porti con sé una critica implicita alla normalità. Come persona autistica e studioso di disability e critical autism studies, parto dal mio vissuto personale per analizzare le strutture sociali, politiche ed economiche che determinano chi può partecipare pienamente alla vita collettiva. Uso il paradigma della neurodiversità per sfidare l’abilismo strutturale nella nostra società, promuovendo il diritto all’autodeterminazione e all’autorappresentanza.

Divulgazione e attivismo

Nei miei libri, articoli e conferenze parlo di normalità, lavoro e giustizia sociale, cercando di proporre alternative a un’inclusione spesso mercificata e ridotta a vuota retorica. Le disuguaglianze sociali non sono il risultato di differenze naturali, ma di strutture che concentrano la ricchezza e l'esercizio del potere. Affianco all’analisi culturale e sociale una prospettiva materialista, centrata sulla redistribuzione delle risorse e sulla critica dei privilegi. Ogni progetto diventa così un invito a immaginare pratiche di convivenza che non si limitino a includere le differenze, ma a trasformare le condizioni che producono esclusione.

I miei libri recenti

Dai saggi autobiografici alle critiche sociali, i miei lavori ci invitano a ripensare l’inclusione e i quadri culturali che utilizziamo per definire “normale”.

Galleria

Momenti che raccontano una storia

Ti interessa collaborare, invitarmi a un evento o semplicemente entrare in contatto?

Sono aperto a nuove proposte, interviste, conferenze o qualsiasi iniziativa che miri a trasformare le strutture che producono esclusione. Se vuoi saperne di più, sarò felice di ascoltarti.

Blog

Il blog è uno spazio in cui condivido idee, esperienze e domande aperte che non sempre hanno una risposta, ma hanno uno scopo. Una scrittura schietta, diretta e senza filtri, in cui la teoria si fonde con la vita di tutti i giorni.

Primo Maggio. Il lavoro come concessione

Nel mondo del lavoro esistono due realtà. La prima, per quanto segnata da precarietà, sfruttamento, fatica e spesso condizioni ingiuste o in alcuni casi disumane, riguarda la maggioranza delle persone ed è una realtà in cui il lavoro almeno è previsto, rientra nell’ordine sociale, è parte della narrazione condivisa. Si dà per scontato che a […]

La festa della liberazione

Il 25 aprile torna a ricordarci chi siamo e da dove veniamo, ma anche a farci riflettere su dove stiamo andando. È la Festa della Liberazione, la data che segna la fine della dittatura fascista e dell’occupazione nazista in Italia. È il giorno in cui la memoria della Resistenza si fa viva, presente. La Resistenza fu […]

Sinistra e progressismo

C’è una confusione che ritorna spesso nel dibattito pubblico, quella tra sinistra e progressismo. Oggi i due termini vengono spesso usati come sinonimi ma la loro storia e il loro significato originario sono ben distinti. Nel suo significato storico la sinistra – socialista, comunista, rivoluzionaria – nasce per mettere radicalmente in discussione il sistema capitalista. […]